“Dare ossigeno a una parte della propria personalità”. Per Gianandrea Esposito, in arte Verner, è questo il significato di comporre e suonare. Giovane cantautore di origini campane, trasferitosi a Bologna per studiare Scienze della Comunicazione, Verner inizia il suo progetto artistico come solista di canzoni inedite in italiano, fino ad avvalersi della collaborazione di diversi musicisti, tra i quali Saverio Quadro e Alessandro Lo Mele.
Nel 2009 ha prodotto il suo primo disco in studio, registrato all’Alpha Dept. Studio di Bologna con la produzione artistica di Giacomo Fiorenza e pubblicato dalla Pupilla Records, etichetta nata dall’amicizia con Giovanni Ferrara. I 12 brani de “Il mio vestito” viaggiano su tre atmosfere: rock, pop e cantautorale, che vedono l’alternarsi delle melodie ritmiche e incalzanti della chitarra elettrica, acustiche delle tastiere e del vibrafono e più intimistiche della chitarra acustica e della voce. Dopo i due video della canzone “Indifferente”, realizzati nell’ambito della “45 giri Festival” del 2009, il 10 giugno 2012 è uscito il primo videoclip ufficiale della canzone che dà il titolo al disco.
“Il mio vestito” è stato registrato lo scorso 3 giugno presso il Self Storage Milano Est – attività inaugurata a febbraio 2011 che affitta box per privati e aziende, in via Leonardo Da Vinci 4/B a ridosso della via Cassanese.
Una location curiosa, scelta «oltre che per motivi di amicizia anche e soprattutto per fare arrivare il messaggio del testo della canzone – spiega Giovanni Tronchin, manager di Self Storage– Raffaele Cumani, autore, e Rosario Jannelli, regista del videoclip, cercavano un ambiente impersonale e asettico in cui ambientare un testo centrato sulla crisi di identità del protagonista, che cambia continuamente vestito. Si trattava quindi di trasmettere l’idea di una situazione mutevole (la personalità) all’interno di una location statica, monotona, ma allo stesso tempo curiosa e suggestiva: il self storage in effetti, con i suoi lunghi corridoi e i box in batteria, è un ambiente adatto ad ospitare set per videoclip. Le riprese sono durate due giorni e mi sono prestato, oltre che come comparsa all’interno del video, anche come aiutante di produzione insieme all’autore e al regista».
“Il vestito” di Verner “comincia dalle scarpe consumate” e “dai bottoni già caduti”. Un cambiamento d’abito dietro l’altro, come a voler ripercorrere il proprio percorso personale fatto di sacrifici, speranze, fatica ed esperienze. «Ho iniziato a studiare chitarra classica a 11 anni, ma poi ho avuto una lunga parentesi da rockettaro – racconta Verner – poi ho trovato il mio luogo, per vivere ciò in cui potevo riconoscermi e in cui scrivere i miei pezzi, guardarmi allo specchio e anche fuori. La musica per me è un posto dove tenere al caldo le contraddizioni senza cercare una soluzione». Il disco “Il mio vestito” è entrato nella playlist di radio indipendenti tra le quali Radio Città Futura di Roma, Contatto Radio, Radio Sherwood e Radio Città del Capo di Bologna e nel 2010 il live acustico di Verner è stato incluso nella compilation dei migliori live dell’anno di MAPS, trasmissione di Radio Città del Capo. Vanta diverse esibizioni in Italia e all’estero, ha suonato in apertura di concerti di artisti come Niccolò Fabi ed Elio e le Storie Tese e come musicista e compositore affianca l’attore Marco Manfredi nello spettacolo di musica recitata “Viaggio a Dorotea”.
Guarda il video de “Il mio vestito”
G.D.D.