A maggio hanno indetto un “toto-titolo” tra gli amici di Facebook perchè dopo poco meno di quaranta pagine di copione, d’accordo su ogni virgola, sul più bello si stavano per dividere. “Applausi! Difficile smettere!” è il risultato, l’ultimo lavoro firmato Alessandro Bontempi e Ivan Saladino per TeAtrio Produzioni. Che vedrà per la prima volta in scena in veste di protagonisti gli stessi autori. La storia racconta di due attori appena partiti per una tournèe. Ad unirli è la stessa passione, il teatro, che ognuno di loro vive e affronta in maniera diversa. Da una parte l’attore di grido diventato famoso grazie a uno spettacolo e dall’altra il giovane interprete di talento che ha studiato in accademia e vuole carpire i segreti dell’altro. Dopo la prima a Parma, alcuni imprevisti li costringono a una convivenza forzata a casa di un’affittacamere strampalata (interpretata da Barbara Stingo) dove si imbatteranno in Alfredo Colina, nelle vesti di un giardiniere bizzarro. I due dovranno fare i conti con dinamiche familiari, invidie, limiti e desiderio di arrivare. Fino al colpo di scena inaspettato e profondo che rimetterà in discussione tutta la pièce. «Questo spettacolo è una grandissima sfida che abbiamo voluto affrontare partendo dalle difficoltà che al giorno d’oggi incontrano le compagnie teatrali, nonostante la bravura e il successo che raccolgono – ha spiegato Bontempi – Viviamo in un limbo per cui risulta difficile uscire da piccole realtà». Ma nonostante tutte le incertezze economiche, l’affievolirsi dei rapporti sociali e familiari, l’attore non può fare a meno di tendere a quella forte emozione che solo il palcoscenico può dare: l’applauso finale. «Ecco perchè il titolo del nostro racconto è emblematico – ha dichiarato Saladino – Noi viviamo per gli applausi. Prendi qualsiasi attore affermato e ben pagato. Se una sera fa ridere con una battuta e la sera dopo no, non dormirà tutta la notte chiedendosi il perchè…». Con “Applausi! Difficile smettere!” si rompe la barriera tra palcoscenico e dietro le quinte, tra attori e spettatori, tra teatro e realtà. Una meta commedia pirandelliana, come ha sottolineato Saladino, nella quale si va oltre le apparenze della scena teatrale per arrivare a penetrare la condizione intima della vita di chi fa questo mestiere. L’attenzione si sposta sull’individuo e sulla sua essenza. Il tutto è enfatizzato anche dalla scelta di una scenografia essenziale, alla maniera del “teatro povero” di Jerzy Grotowski centrato sul corpo dell’attore. «Il nostro regista, Cesare Gallarini, ha eliminato gli elementi superflui. Perchè il teatro in fin dei conti è immaginazione – ha continuato Bontempi – e se riusciremo nell’intento, permetteremo al nostro pubblico di vedere tutto ciò che c’è intorno».
Una commedia brillante in due atti che si snoda attraverso quattro quadri scenici, che non si affida a riferimenti temporali e che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe rivelarsi un classico della letteratura teatrale. «Per noi questo lavoro costituisce un po’ il “fil rouge” che lega il nuovo cartellone di TeAtrio – ha spiegato Bontempi – È una storia in parte autobiografica. Raccontiamo di un percorso che ognuno si augura di fare: trovare qualcuno che creda in te. Un tempo chiunque poteva fare teatro perchè diversa era la paga dell’attore e il cast veniva pagato al 70% dell’incasso netto della serata. Oggi le compagnie sono costrette a investire in promozione e di conseguenza devono essere ricche in partenza. Perchè a Milano sono stati chiusi sette teatri in cinque anni? Dopo la decisione di far iniziare “In viaggio con Beppe” da un bar di Rovagnasco, anche in questo caso la scelta dei nomi dei personaggi (Alessandro e Ivan) è provocatoria: arrivati a questo punto, o qualcuno si accorge di noi e della nostra compagnia al di fuori dell’hinterland… o espatriamo! In una società sempre più povera e buia culturalmente, ci auguriamo che qualcuno noti la luce che brilla in quel di Segrate…».
Appuntamento con “Applausi! Difficile smettere!” da giovedì 24 a sabato 26 ottobre alle ore 21.
Info e prenotazioni: 02-2137660; www.spazioteatrio.it; Facebook: TeAtrio Produzioni.