Si celebra anche a Segrate il 14° Giorno della Memoria. Una giornata di commemorazione delle vittime dell’Olocausto e del nazismo, che in città saranno ricordate con varie iniziative. Per l’occasione, infatti, l’Amministrazione ha pensato di omaggiare le scuole cittadine del diario di Quinto Calloni, reduce segratese scomparso a settembre a 87 anni (insignito anche dell’Ape d’Oro nel 2002), per “il contributo fornito al consolidarsi dei valori della pace e della fratellanza attraverso il racconto drammatico della propria esperienza di deportato nei campi di concentramento”.
La copertina dell’edizione stampata grazie al Comune
Già nell’aprile del 2003, infatti, su iniziativa del consigliere comunale Giuseppe Ferrante, Quinto Calloni era entrato nelle aule della scuola media “Giacomo Leopardi” per testimoniare la sua drammatica esperienza agli alunni. Prima della fine dello stesso anno scolastico, il suo manoscritto “Per non dimenticare. Memorie di un sopravvissuto” raccolto in fascicoli, venne distribuito a tutti gli studenti di terza media della scuola. Quinto Calloni aveva scritto le sue memorie nel 1997 su insistenza della figlia di un suo compagno di prigionia: una quarantina di fogli protocollo, che in seguito vennero fatti stampare, con il contributo del Comune di Segrate, in una più accurata veste tipografica a cura di Giorgio e Serena Perego. Ed è proprio quest’ultima versione che verrà donata alle scuole: “Con la nuova edizione del racconto, vogliamo ricordarlo e perpetuare le parole di Quinto Calloni – ha spiegato l’assessore alla Scuola e alla Cultura Guido Pedroni – perché possano aiutare i nostri giovani a capire ancora meglio quanto sia importante vivere in una società senza odio e senza guerre”. Nato a Cernusco sul Naviglio nel 1926, Quinto Calloni fu denunciato insieme ad altri cinque amici per le sue attività partigiane dai fascisti locali, e arrestato dalla Feldpolizei nel dicembre del 1943, a soli 17 anni. Dopo una breve permanenza nel carcere di San Vittore a Milano (nello stesso periodo in cui vi erano incarcerati Mike Bongiorno e Indro Montanelli), fu deportato prima a Mauthausen nel 1944, e poi a Ebensee. Al suo rientro in Italia, dopo varie vicissitudini si stabilì a Segrate nel 1956.
Quinto Calloni, primo a destra, finì a Mauthausen nel ’44 e poi a Ebensee
“Confidando di offrire a dirigenti scolastiche e insegnanti un importante supporto per arricchire le proposte educative dedicate al Giorno della Memoria, e accogliendo anche precise richieste pervenute in merito – ha aggiunto il sindaco Adriano Alessandrini – abbiamo contattato Pia Jarach, giornalista, rappresentante dell’associazione Figli della Shoah, che sarà disponibile a intervenire nelle classi per portare agli studenti significative testimonianze sulla storia del popolo ebraico”. In biblioteca, poi, al centro civico Verdi in via 25 Aprile, sarà allestita una sezione di letture e documenti sulla Shoa.
Lunedì 27 gennaio alle 21, poi, si terrà il concerto “Musica e parole per non dimenticare” presso l’auditorium “Sergio De Simone” al centro civico di Milano 2. Si esibirà il NefEsh Trio con brani della tradizione popolare ebraica, inframezzati da brevi introduzioni all’ascolto: del gruppo musicale fanno parte Daniele Parziani (violino), Manuel Buda (chitarra) e Davide Tedesco (contrabbasso). Passando da ritmi travolgenti a momenti di struggente intimità, il trio propone un viaggio sonoro attraverso la musica ebraica e le tante influenze che, negli anni della diaspora, hanno contribuito ad evolversi in stili anche molto diversi tra loro: klezmer, musica sefardita, ebraico-yemenita e infine la musica israeliana. Durante la serata, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale “Il Clavicembalo Verde”, verrà anche ricordata la figura di Lydia Gelmi Cattaneo, bergamasca, dichiarata nel 1974 “Giusta tra le nazioni” per aver salvato diverse famiglie ebree, vittime delle persecuzioni razziali in Italia, a trovare rifugio in Svizzera.