Tromboni e tube protagonisti della musica. Dal 25 al 27 aprile, Segrate ospita per la seconda volta l’Italian Low Brass Festival, rassegna nazionale giunta alla sua quarta edizione e interamente dedicata agli strumenti gravi della famiglia degli ottoni. “La speranza è che diventi una tradizione segratese – ha detto il sindaco Adriano Alessandrini alla presentazione – Tenerlo al centro Verdi ha un significato importante, perché è un luogo che abbiamo dedicato alla musica, alla cultura, all’arte”.
Da sinistra Avital, il giornalista Francesco Fusaro, Sabbatini, il maestro Macciomei e il sindaco
Non solo concerti, ma anche “master class”, ovvero lezioni per allievi con maestri qualificati, che inizieranno dal 25 aprile: lezioni individuali di tecnica di base, passi orchestrali, tecniche di respirazione, preparazione ad audizioni e concorsi, oltre a lezioni collettive di musica d’insieme. Gli spettacoli partiranno anch’essi da venerdì 25 aprile, con l’aperitivo-concerto in piazza San Francesco alle 17, durante il quale si esibirà l’Italian Miraphone Tuba Quartet. Sabato 26 alle 20, al centro civico Verdi, il pianista Marco Cadario si esibirà insieme agli allievi partecipanti ai corsi di perfezionamento. Inoltre durante tutta la durata del festival sarà allestita, all’interno del centro Verdi, un’esposizione permanente degli strumenti musicali prodotti dalla ditta tedesca Miraphone.
L’evento cardine del festival sarà però domenica 27 aprile, sempre all’auditorium del centro Verdi, a partire dalle 19. La manifestazione si chiuderà con il grande concerto finale con allievi e docenti, diretti dal maestro Antonio Macciomei (che è direttore della banda cittadina e direttore musicale del festival). Ma prima, in apertura, gli spettatori potranno assistere alla prima assoluta di “Music for 7 – Un Porto Grigio”, scritto appositamente per l’Italian Low Brass Festival dal compositore israeliano Yuval Avital. Terza di un ciclo di sei composizioni, ciascuna dedicata a sette identici strumenti (per questo denominato appunto “Music for 7”), quella che Avital porterà a Segrate è una composizione per sette tube contrabbasso e, come le altre, è dedicata a un protagonista della scena musicale che è stato per lui fonte di ispirazione: in questo caso, la cantante islandese Björk. “Per me è la cantante perfetta, che nella sua voce e nel suo fraseggio riunisce vulnerabilità e forza – ha spiegato Avital – È un’artista che si espande in continuazione attraverso orchestrazioni profondamente originali e grazie a un uso personale della multimedialità e dell’elemento visivo”.
Il compositore Yuval Avital presenterà in anteprima assoluta “Un porto grigio”
Infatti, anche l’esibizione di domenica sarà all’insegna della multimedialità. In contemporanea alla musica, saranno proiettate delle immagini e verrà letto un testo poetico: il tutto contribuirà a evocare, appunto, l’immagine del porto abbandonato come riflesso della solitudine. Singolare anche l’utilizzo di partiture grafiche, non tradizionali, con ampio margine di improvvisazione per i musicisti: “Ci dà una maggiore libertà espressiva e interpretativa – ha detto Eros Sabbatani, uno degli interpreti, docente presso il Conservatorio di Milano e direttore artistico del festival – Lo strumento sarà usato anche per rendere gli elementi naturali della storia, la nave, il vento, le onde, suoni profondi per riecheggiare le profondità del mare”. Un pezzo sperimentale che per i musicisti è “uno sforzo notevole – ha spiegato Avital – È una sfida enorme che richiede dei grandissimi solisti, e qui avremo due dei più grandi tubisti in Italia”. Gli altri interpreti, provenienti da Italia, Giappone, Germania e Svizzera, sono Dirk Hirthe, Giuseppe Scarati, Francesco Porta, Maximilian Wagner, Simon Sailer e Tomohiro Sosogi. Il programma completo è disponibile sul sito del Comune: cliccare qui.