Una “seconda casa” per gli abitanti di Redecesio. Domenica 21 dicembre è stato inaugurato il centro civico di via Verdi, completamente rinnovato dai lavori di ristrutturazione avviati a ottobre. Un corteo è partito dalla chiesa della Madonna del Rosario, dopo la Messa celebrata dal parroco don Alberto Lucchina, fino alla sede, accompagnato anche dalla musica dei Babbi Natale della banda cittadina “Giuseppe Verdi”. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Adriano Alessandrini, l’assessore ai Servizi sociali Mario Grioni e l’assessore alle Pari opportunità Maria Assunta Ronchi.
Il taglio del nastro domenica al centro civico di Redecesio
Gli spazi sono stati rivoluzionati: sfruttando il porticato esterno, che è stato integrato nella struttura, sono stati ricavati nuovi ambienti, inoltre sono stati rinnovati gli arredi. All’interno sono state create un’aula studio, una sala “seniores” e sale polifunzionali. Il centro continuerà poi a ospitare sia il centro diurno anziani che la biblioteca di quartiere, che erano già presenti. In particolare per la biblioteca, che è stata ampliata, il Comune ha lanciato un appello ai nuovi Volontari Civici per collaborare alla gestione e all’organizzazione delle iniziative.
La biblioteca, rimasta chiusa durante i lavori, riaprirà il 13 gennaio con i seguenti orari: domenica e lunedì chiuso, martedì, giovedì e venerdì ore 15.30-18.30, mercoledì 9.30-12.30 e 15.30-18.30, sabato 9.30-12.30.
L’ex consigliere Gaetano Chindemi, scomparso nel 2013
L’amministrazione ha deciso di intitolare l’auditorium riammodernato a Gaetano Chindemi, l’ex consigliere comunale venuto a mancare a luglio 2013 e molto conosciuto nel quartiere, dove da sempre risiedeva e dove aveva fondato nel 1992 l’associazione rivolta agli anziani “Non più soli”, che aveva sede proprio nel centro civico. Noto per il suo impegno a favore della città, tra le tante lotte civiche sostenute Chindemi si batté a lungo per la realizzazione della bretella di collegamento tra la ex dogana e via Rubattino: grazie anche ai suoi sforzi, a maggio 2010 fu inaugurata l’attuale via Lambretta, in realtà conosciuta in città come “tangenzialina Chindemi”. Tanto che lo scorso anno era partita una raccolta firme dai membri della sua associazione proprio perché gli venisse intitolata la strada, oppure il centro civico presso il quale era stato molto attivo e che lui stesso aveva aiutato a rinascere, dopo anni di degrado: sogno ora realizzato.