Pensando ad incrementare la sicurezza sul territorio, il Comune di Segrate ha deciso di stanziare 500.000 euro per installare 200 telecamere che si aggiungono alle 86 già esistenti. La novità più interessante è il controllo elettronico dei 18 punti di accesso alla città. Il progetto, ha spiegato il sindaco, parte da lontano, infatti è stato studiato già anni fa dalla Polizia Locale, ma finora era stato irrealizzabile per la carenza di infrastrutture tecnologiche ora colmate grazie agli interventi di Open Fiber che ha cablato l’intera città. Il progetto secondo Micheli sarà realizzato entro il 2020. In particolare il progetto prevede l’installazione su tutto il territorio comunale di 90 telecamere cosiddette “di contesto” che avranno il compito di monitorare porzioni del territorio pubblico come strade, parchi, centri civici e scuole. Inoltre verranno collocate altre 50 telecamere che controlleranno i 18 punti di accesso-uscita dalla città. Le immagini di queste videocamere confluiranno alla centrale operativa della Polizia Locale dove resteranno registrate per 24 ore la quale potrà, ad esempio, verificare in tempo reale la targa di un’eventuale auto rubata. Il sindaco è entusiasta del progetto che, ha garantito, farà di Segrate un Comune all’avanguardia perché unico in tutto il circondario. Qualche problema nasce nella videosorveglianza di zone private come Milano2 e San Felice dove il Comune non può puntare le telecamere su luoghi comprensoriali che possono essere vigilati solo dai relativi comprensori. Al contrario i comprensori non possono videosorvegliare zone pubbliche. Quindi, ha concluso il sindaco, bisogna stipulare una convezione tra pubblico e privato cosa del resto fatta per San Felice dove ci sono già 23 telecamere che monitorano luoghi pubblici. L’Amministrazione pensa di raggiungere in breve uguale accordo anche per MI2.